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Ilvana Acampora
Italiana
abita in Australia


Mi chiamo Ilvana e sono nata in un paese fra i monti e la costiera amalfitana, Agerola, poi ho continuato trasferendomi a Napoli dove ho vissuto fino al matrimonio.
Ho fatto il Magistrale, ma ero molto attratta dall'Arte e cosi' ho continuato iscrivendomi alla Facoltà' di Architettura ed ho sviluppato le mie capacita' tecniche ed artistiche, ma non quelle matematiche. Ed ho cosi' che ho inventato un nuovo tipo di espressione artistica tra il designer e il tecnologico-chimico, sono stata la prima neon-designer italiana e per circa quattro anni ho sviluppato idee nel settore dell'allestimento negozi, creazione di oggetti artistici per uffici, case ed allestimenti commemorativi in istituti culturali (Bicentenario dell'Istituto Francese Grenoble - Napoli) usando cosi il neon in maniera totalmente
artistica e creativa.
Negli anni che vanno dal 1975-79 ho vissuto nel pieno “77 studentesco”, ma questo non e' che un riferimento alla voglia che avevamo di esprimere e realizzare qualcosa che era nato dieci anni prima, e che si era trasformato poi in lotta armata contro un potere governativo altamente corrotto come quello italiano di quei decenni. Nello stesso tempo c'era la voglia di esprimere la propria gioventù e l'entusiasmo di cambiare il mondo.
Quella voglia che si sente solo in questi anni, dove la dimensione della vita e' tutta proiettata all'esterno, alle realizzazioni e conoscenze del mondo e delle sue problematiche esterne e materiali, con un certo senso di ricerca anche interiore, e tanta voglia di giustizia e rettitudine inesistente.
Napoli ere una città veramente bella e totalmente caotica, ma perfettamente funzionante nel suo totale disordine, ho amato ed amo tuttora questa splendida e contraddittoria città.
E' li' che ho vissuto i miei primi fondamentali cambiamenti, la gioventù, la ribellione, la difficoltà della vita mi ha fatto crescere in fretta, ma Napoli mi ha sempre dato una possibilità' di risoluzione, in ogni momento.
Ho sempre incontrato le persone giuste al momento giusto, e sopratutto ho sempre avuto la sensazione di essere guidata da qualcosa d' invisibile, intoccabile ma profondamente vero internamente.
E nella mia vita e' stato questo profondo vero interno che mi ha sempre guidato, anche nelle esperienze più' estreme.
Insomma dopo gli anni delle “turbolenze” sono arrivati gli anni della vita sociale e mondana, avevo tante conoscenze in molti ambienti, abbastanza amici, studiavo e lavoravo per mantenermi agli studi e quando potevo viaggiavo, per conoscere altre realtà' differenti dalla mia, poi facevo confronti, mi domandavo se forse cambiare città sarebbe stato opportuno, pensavo a Roma, o Milano, forse Venezia, insomma cercavo qualcosa che non riuscivo a trovare, ho avuto la mia prima grossa crisi spirituale a 25 anni, intorno a me nel 1985 c'era un mondo che elogiava “l'edonismo reganiano” che in Italia era perfettamente interpretato dai socialisti e da Craxi, ma che certo con il senno del poi sappiamo cos'era la corruzione e la manipolazione politica di un paese ridotto ad interessi personali e poteri economici gestiti in maniera egoistica e scorretta, non nell'interesse della gente ma solo per i potenti ed i poteri a loro connessi.
Ma ad i miei occhi questo era il treno su cui salire, in un Natale fra “86 e 87” Craxi annuncio' in un'intervista alla radio che la “Nave Va'”.Pensa in che mani era finita l'Italia.
Ora me ne rendo conto, ma allora ero una donna nel pieno sviluppo, con forti ambizioni e dunque la mia realizzazione personale era la priorità assoluta, concludere gli studi e poi una buona possibilità per l'inserimento lavorativo.
Ma si sa che nella vita si fanno progetti, ma quelli che si realizzano poi sono altri del tutto impensabili. E questo detto da un quasi architetto e' veramente la negazione del proprio mestiere.
Insomma fra gli studi, le feste, il lavoro, gli amici avevo cominciato a conoscere meglio il mondo ed ero pronta a farmi le mie prime vere domande: chi sono? Da dove vengo? Perché esiste tutto questo? E che cos'è la vita? Esiste Dio? Chi e' Dio?
La mia vera crisi l'ho avuta nel 86\87, non sapevo dove cercare , ma sicuro mi sono chiusa in me, non volevo vedere nessuno, ho cominciato a pretendere delle risposte, ho disperatamente preteso delle risposte, mi sono completamente abbandonata alla richiesta d'aiuto alle forze celesti, in quel capodanno mi sono distesa sul pavimento della mia stanza ed ho chiesto aiuto a quelle forze invisibili, nella mia disperazione avevo realizzato di essere sola e di non avere altro che una flebile speranza d'uscita da questa crisi interna profonda. Avevamo fatto una piccola festa per la nuova casa, io e mia sorella, qualche mese prima e, fra gli amici c'era un ragazzo che durante la serata dipinse un quadro rappresentando il “Ratto delle Sabine”, era un topo e schizzati c'erano delle sabine spaventate dal ratto.
Questa visione differente mi fece riflettere su come abbiamo delle convinzioni e come possono essere interpretate in modo vitale e creativo.
Insomma qualche risposta arrivo'.
Incominciai a dare più ordine alla mia vita, non cercavo tutto fuori di me e negli altri, ma ora avevo invertito la direzione, cercavo dentro e in me.
E' cosi' che è cominciato il mio vero viaggio.
“E' letteralmente vero che le “cose umane devono essere conosciute per essere amate, ma le cose divine devono essere amate per essere conosciute” (Urantia pp.1118).
In quegli anni ho avuto diverse storie sentimentali complicate, non riuscivo a trovare il mio compagno, ovvero ho sempre avuto la convinzione che da qualche parte nel mondo doveva esserci l'altra meta' di me, ma fino ad ora non l'avevo incontrato.
Ma la mia ricerca interna era forte, “volevo delle risposte alle mie perenni domande, “Chi sono, cosa voglio, da dove veniamo, esistono al mondo altre persone come me che cercano delle risposte? Ho dei fratelli? Ma dove sono, se intorno a me vedevo solo competizione, voglia d'arrivismo senza scrupoli e un mondo senza ideali sani e puliti.
Ero sola in un mondo con tanta gente, avevo tanti buoni amici ma questo a 27/28 anni non basta più come a 16/17 anni.
Volevo realizzare qualcosa di più vero e di più appropriato alla mia eta'.
Nel lavoro me la cavavo bene, ed in fondo sono sempre stata aiutata dall'alto in qualche modo.
Ho chiesto al cielo per più di due anni, continuamente, ma niente arrivava.
Ma nell'estate del 1989 ho conosciuto un vero essere d'amore, Maurizio, totalmente differente dall'idea che avevo di un uomo e compagno, ma cosi' profondamente vero e con un senso della famiglia d'amore che io cercavo.
Abbiamo passato l'estate insieme con tanti amici, a casa di Pedro, in Calabria, con lui avevo trovato ciò che cercavo, e da allora tutto ha cominciato ad avere un altro aspetto, un altro significato, mi ha parlato di alcuni seminari che aveva fatto con Diane Sea Dancer, quell'anno e che ce ne sarebbero stati un altra serie di cinque nel prossimo anno e li abbiamo fatti insieme, per cinque mesi, dal gennaio '90 al maggio '90.
E questo e' stato un primo passo, in quello stesso anno c'erano i campionati mondiali di calcio proprio in Italia e nel marzo dello stesso anno abbiamo conosciuto Rino, un uomo straordinario, napoletano trasferitosi a vivere in Venezuela 30 anni prima, portato da un nostro amico e con lui abbiamo subito capito che dietro alle sue posizioni quasi discordanti su tutti gli argomenti della serata, c'era dell'altro, ma non lo scoprimmo quella sera del 8 marzo, ma a giugno, una mattina sotto casa di Maurizio, lo incontra e gli dice che ha dei documenti , alcuni libri da consegnare ad un nostro amico comune, ma che non trovandolo non sa come fare, e Maurizio gli chiede che sono questi documenti, lo invita a casa, e scopre che i documenti sono in spagnolo la lingua che lui ha studiato al Liceo, e da quel momento e' cominciata la nostra strada reale...............con la decisione di tradurli in italiano, e da quel momento e' cominciato il vero cammino .C'era un momento di grande fermento, anche se l'Italia era fuori dai mondiali, battuta dagli argentini di Maradona, e noi a malincuore avevamo riavvolti gli striscioni tricolore che avevamo messo lungo i quattro piani del palazzo a Napoli; ed eravamo andati con Rino a Lago Patria a tradurre i Documenti.
Siamo stati insieme tutta l'estate a tradurre prima la DIVINA COSTITUZIONE, IL CODICE DELL'AMORE.
Poi gli altri testi e cosi durante quelle giornate, fra il mare e le traduzioni, Rino ci parla di “TOGETHER”, una Fondazione non governativa, riconosciuta dall'ONU che nel Wyoming, aveva organizzato per settembre '90 la conferenza “The Global Unity” con la partecipazione di tante Associazioni e Fondazioni di Ricerche Umanistiche, Scientifiche ed Esoteriche si sarebbero riunite per creare una Carta Comune sulle condizioni del Pianeta. Ed io ho deciso di far parte del corpo dei volontari della Fondazione, sono partita a fine agosto. E' stata un esperienza, per me molto importante, e' li che finalmente ho preso coscienza che non ero sola ad avere questi ideali, finalmente altre persone che come me credevano in un MONDO NUOVO, un mondo più equilibrato e giusto, nella possibilità di realizzare un Unita' d'Intenti, anche essendo di nazionalità e razze diverse, ma uniti da propositi comuni, di ordine, onesta' e cura del Pianeta, per nuovi piani economici di sviluppo sociale.
Infatti “WYOMING '90 - Together, The Global Unity “e' stato l'inizio che ha portato la nascita di “RIO '92.”
Da questo momento in poi si e' cominciato ad avere più cura della situazione planetaria, ma senz'altro non bisogna dimenticare che ci sono di sostegno a queste azioni sempre delle basi di ricerca spirituali, esse sono la sostanza fondamentale dell'andamento planetario.
E' stato l'incontro con il senso profondo della Fratellanza, cioe' l'incontro con chi ha deciso ed ha dichiarato di essere un Fratello, Figlio dello stesso Padre Celeste, con l'unica sede vera e reale che esiste: nel nostro cuore.
La nostra sede si muove con noi, vive in noi.
Dopo la conferenza in USA vado in Venezuela, Caracas, poi nella Gran Savana Amazzonica, dove a Santa Margarita nel Paqui era nata la sede principale della fratellanza, grazie all'appello di tanti fratelli uniti dall'Unica Richiesta Reale da fare al Padre: che ci fosse più LUCE sul pianeta. Ed e' proprio grazie a questi fratelli che oggi possiamo avere un Piano Divino per il Pianeta, ho incontrato tante persone, molti fratelli, la moglie di Rino: Martina, con tutti i loro figli, bellissimi, insomma tante conferme alle mie richieste fatte negli anni precedenti.
Torno in Italia in ottobre e nello stesso mese, io e Maurizio ci sposiamo, decidiamo di andare a vivere in Toscana, a Monsumanno Alto, in piena campagna pistoiese. Dato che proprio li avevamo fatto tutti i seminari dell'anno e che in estate eravamo stati una settimana al “ Villaggio Globale”, nato dai seminari ed usato come stage estivo per sviluppare ed approfondire le esperienze acquisite durante la serie dei seminari annuali.
E' li che nel '91 e' nata Trinity, la nostra prima ed unica figlia, in questo periodo Maurizio comincia degli incontri con alcuni amici fraterni, ed insieme nasce un progetto di fondare un Centro, o un Scuola, ancora non era ben chiaro, ciò che sembro' subito chiaro che tra di loro, Maurizio era quello che avrebbe avuto la capacita' di trovare il posto, dopo continue ricerche, Maurizio guidato aveva trovato la “terra”, il luogo dove far nascere la Comunità', il Centro o la Scuola, e cosi' in totale affidamento ci siamo diretti verso il Sud, a Benevento, esattamente a Montefalcone di Val fortore.
Non era ancora passato un anno dal nostro soggiorno in Toscana che nel mese di giugno ricordo di aver visitato una collina cosi' ventosa e fresca di raccolta di grano, con la piccola Trinity nascosta in un port-enfant da un sottile lenzuolo di lino, che svolazzava ogni tanto via dal suo piccolo corpicino di due mesi, ma non era quello il posto.
Cosi prendemmo la decisione di trsferirci e, nel settembre del '91 ci spostammo.
Ma nel primo anno non avevamo ancora chiaro cosa fare.
Ci mettemmo in attesa, e cosi' arrivo' il '92 e questo e' stato l'anno dove ho avuto l'incontro piu' importante della mia vita: Eliashar, la persona per la quale oggi sono quel che sono, che ha seminato in me quello che avevo sempre cercato: l'AMORE, la Divina Grazia dell'Amore del Padre, una benedizione eterna, che quando si riceve comincia a prodursi e a produrre cambiamenti costanti e a rivelare la nostra natura divina abbattendo tutte le nostre false personalita', e rivelando l'unica vera personalita', quella del Padre che guida noi, suoi figli.
Eli mi disse “Sono venuto a conoscere la persona che ha scritto la Divina Costituzione”. Io mi sentii meravigliata ma non domandai il perche', poi capii che noi avevamo acceso la Luce alla prima scintilla che aveva cominciato a brillare in Italia, avevamo cominciato a far pulsare una prima piccola luce di speranza.
Eli e Charo, la sua compagna, rimasero in Italia, ad Ischitella si fitto' una casa e fino a giugno fu un continuo fermento vitale, un andirivieni di amici, conoscenti, persone nuove che incontravano Eli e ricordo di aver passato la Pasqua piu' bella della mia vita , ascoltando il canto ebreo del Cristo, nella notte dell'Ultima Cena con gli Apostoli.
Ora comprendo cio' che di meraviglioso ho vissuto, ora posso con tutte le mie facolta', affermare la grandezza dell'esperienza vissuta con Eli, l'apertura amorevole e paziente della Realizzazione del Piano Divino per il Pianeta: l'unica strada e' l'AMORE.

Dopo Ischitella, siamo tornati a Montefalcone, ed il progetto ci sembro' chiaro: costruire un centro per "L'Evoluzione Planetaria", abbiamo con l'unica persona, l'amico di sempre Giovanni cominciato il progetto molto ambizioso, in quello stesso anno, alla fine d'ottobre, ci chiamò Rino e dalla Germania, e recuperammo lui e il gruppo del balletto Axis, ed Antonella, la compagna di Giovanni con Emilia portarono a Napoli la compagnia, e nel giro di un mese avevamo organizzato uno spettacolo di danza al Teatro No, e sotto Natale tornammo a Montefalcone e nell estate si erano aggiunti Salvatore e Mariateresa, fittando una casa, nella stessa stagione anche Emilia aveva fittato un appartamento, cosi ospitammo tutto il corpo di ballo fino al Marzo 93.
Quello è stato il Natale più popoloso che ho vissuto, con delle splendide esperienze, avevamo già avviato la costruzione delle case, ed avevamo costruito la struttura di quattro di esse, e in quell inverno pieno di freddo e vento ci siamo ritrovati in 12 a mettere le tegole per chiudere i tetti di tutte e quattro le case, ed in una abbiamo organizzato una grossa sala per danzare ed allenarci negli esercizi con loro, con AXIS.
E poi come non ricordare le tavolate e le feste del Natale, passati insieme ad Abelardo, il primo ballerino e coreografo, Ita la prima ballerina, Daniel il secondo ballerino e Hilmar la seconda ballerina e poi Stella la scenografa nonchè la mamma di Daniel ed Orlando, l amico di tutti, un ragazzo indio buonissimo.

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